Giuseppe Santomaso
Giuseppe Santomaso (Venezia, 26 settembre 1907 – Venezia, 23 maggio 1990) è stato un pittore italiano.
Con Emilio Vedova è stato il rappresentante dell’Astrattismo sia Lirico che Espressionista.
Biografia
Gli anni della formazione
Nato a Venezia da un orafo che pensa d'avviarlo al suo stesso mestiere, Santomaso invece rivela subito una predisposizione alla pittura, per cui inizia la sua formazione prima alla Fondazione Bevilacqua La Masa, poi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, diventando amico dello scultore Alberto Viani. Il suo stile è naturalistico e figurativo, come in molti giovani artisti: alla XIX edizione della Biennale di Venezia del 1934 partecipa con l'opera Figura e l'anno successivo partecipa anche alla mostra dei quarant'anni della Biennale di Venezia[1].
L'ambiente veneziano, che pure rimarrà come impronta indelebile nella poetica dell'artista, si rivela però troppo angusto e provinciale: comincia il confronto con l'arte dell'avanguardia prima attraverso la rivista Verve, che in seguito lo porta (nel 1937) nei Paesi Bassi per lo studio diretto degli impressionisti e dei fauves. Un secondo elemento cromatico si unisce alla tradizione veneta del colore: l'impressione che gli desta l'uso del colore in Van Gogh è tale che traccia di quell'esasperato cromatismo si troverà fin nelle ultime opere dell'artista.
A Parigi visita le grandi mostre internazionali: di fronte alle opere di Matisse, Braque, Pierre Bonnard e Picasso esposte nella capitale artistica della Francia rimane allo stesso tempo ammirato ed irritato. La sua prima mostra personale avviene proprio a Parigi nel 1939 (Galerie Rive Gauche).
Il cubismo e la secessione
I primi anni quaranta sono il periodo delle nature morte (Natura morta con bucranio, 1941; La brocca di peltro, 1943). Espone alla Quadriennale di Roma nel 1943 e nel 1945 illustra il libro di Paul Éluard Grand Air, primo importante lavoro grafico che avrà successivamente una notevole significanza nell'attività dell'artista.
Nel 1946 aderisce, anzi è fra i maitres-à-penser del gruppo di artisti[2] antifascisti Nuova secessione artistica italiana, che diventerà in seguito Fronte nuovo delle arti: la prima mostra del gruppo[3] alla Galleria della Spiga di Milano di Alberto della Ragione lo vedrà tra i protagonisti.
Caratteristica del gruppo era l'assenza di un comune denominatore: accanto alle istanze più propriamente sociali, proprie di Guttuso e Pizzinato, altri preferirono esplorare diversi e nuovi campi. Così, Santomaso tenderà sempre più a una pittura di raffigurazione di astratte emozioni e tensioni.
Nel 1948 espone a Stoccolma 1948 insieme ad Afro e Birolli. Infuria in quegli anni la polemica fra astrattismo e figurativismo e Santomaso interviene affermando che «l'immagine creata dall'artista non dipende dalle apparenze fenomeniche della realtà.» Alla Biennale di Venezia di quello stesso anno, quella degli impressionisti e delle personali di Picasso, Klee e Kokoschka, gli artisti del Fronte, pur suscitando profondo interesse[4] sono già irrimediabilmente divisi.
Il Gruppo degli Otto
Tra il 1949 e il 1950 fra l'imprenditore Giuseppe Verzocchi contatta i più importanti pittori italiani per la sua raccolta di opere sul tema del lavoro: fra questi c'è anche Santomaso, che per, in base al tema, realizza Piccola vetreria (1949-1950), quadro che, insieme all'Autoritratto, è oggi conservato nella Collezione Verzocchi, presso la Pinacoteca Civica di Forlì.
Partecipa da allora in modo quasi continuativo alla Biennale di Venezia (nel 1950, 1952, 1954, 1956, 1962, 1964, 1972, 1986 e 1988). Alla XXVI Biennale del 1952, partecipa all'esperienza del Gruppo degli Otto (con Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato, Vedova) gli astratto-concreti, come li definì Lionello Venturi: pittori impegnati a trasformare dall'interno la tradizione della pittura figurativa, evidenziando la necessità dell'astrazione, intesa come processo senza limiti prefissati. Ricordo verde e L'ora delle cicale sono le sue opere di questa stagione.
In questi anni supera le derivazioni cubiste (come nella serie delle Finestre) per approdare ad un surrealismo alla Miró (Piccolo cantiere, del 1952), oppure a un astrattismo nervoso, a cui non sono estranee anche influenze grafiche (Il muro del pescatore, 1954): in quegli anni infatti intensifica anche la produzione grafica.
Nel 1954 gli viene assegnato il Primo Premio per la Pittura Italiana, nel 1956 il Premio Graziano dalla Galleria del Naviglio di Milano e il Premio Marzotto alla Mostra internazionale di pittura contemporanea di Valdagno nel 1958. Dal 1957 è docente di pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, incarico che manterrà fino al 1975. Del 1957, inoltre, è la sua prima mostra negli Stati Uniti alla Grace Borgenicht Gallery: durante il soggiorno americano incontra gli esponenti dell'Espressionismo astratto e quest'incontro è determinante nello sviluppo delle sue tematiche artistiche.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta si affranca completamente dal contenuto e dalla forma, il colore tende ormai alla pura luce, e la struttura stessa del quadro (Dalla parte della Meridiana, 1956, Neri e rossi del canale, 1958) giunge ormai alle soglie dell'informale, ormai diffuso in Europa e negli Stati Uniti. Tuttavia, a differenza di quasi tutto l'astrattismo informale, non risponde a connotazioni drammatiche, ma è sempre tesa alla ricerca inesausta di armonia ed equilibrio (Rosso veneziano, 1959) che caratterizza tutto il suo lavoro. Nel 1959 realizza un affresco di 4 × 10 m nell'ufficio del direttore di quello che era il Palazzo delle Poste di Venezia, al secondo piano del Fondaco dei Tedeschi, raffigurante il territorio italiano solcato dai fili tesi delle telecomunicazioni.[5]
Architetture luminose
È del 1960 la personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam e del 1961 la partecipazione alla Biennale di San Paolo.
Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra "Contemporary Italian Paintings", allestita in alcune città australiane[6].
Una sua retrospettiva nel 1965-66 viene presentata al Kunstverein di Amburgo e poi alla Haus am Lützowplatz di Berlino e al Museum am Ostwall di Dortmund. Nel 1971 viene pubblicato il libro di poesie On Angle di Ezra Pound, con sue illustrazioni. La ricerca della luce si accentua sempre di più, le opere sono ormai architetture luminose, i pur sottili legami con l'informale sono ormai superati.
Il ciclo delle Lettere a Palladio (1977), esposto alla Fondazione Miró di Barcellona nel 1979, è opera di architettonica chiarezza e nitore.
Nel 1981 espone: al West End Galerie di Francoforte, alla Schlosshofgalerie di Kißlegg, alla Fritz-Winter Haus di Ahlen e al Fort Lauderdale in Florida. La Borgenicht Gallery di New York organizza un'antologica dell'artista nella primavera del 1983. Le ultime opere (Rosso gotico, 1983, Blue Simphony, 1989) confermano il posto di rilievo che l'artista occupa nel panorama della pittura contemporanea italiana. Subito dopo la morte, avvenuta nel 1990, un'importante retrospettiva è stata organizzata dalla Pinacoteca Rusca di Locarno. Nel 1991 la Collezione Guggenheim ha reso omaggio all'artista esponendo il ciclo delle sette Lettere a Palladio.
Opere
Dipinti
- Figura, 1934
- Bosco, 1938
- Ritmi rurali 1954
- Natura morta con bucranio, 1941
- La brocca di peltro, 1943
- Il battello, 1947
- La graticola, 1948
- Finestre, 1948
- Piccola vetreria, 1949-1950
- Piccolo cantiere, 1952
- L'ora delle cicale, 1953
- Ricordo verde, 1953
- Il muro del pescatore, 1954
- Tramonto della città industriale, 1955
- Dalla parte della Meridiana, 1956
- Rossi e gialli della mietitura, 1957
- Neri e rossi del canale, 1958
- Rosso veneziano, 1959
- Canto andaluso, 1960
- Fermento, 1963
- Suite friulana n. 2, 1963
- Omaggio al crocifisso di Cimabue, 1967
- L'arco gotico, 1974
- Impedimento nero, 1975
- Lettere a Palladio, 1977
- Rosso gotico, 1983
- Oltre il concetto, 1988
- Blue Simphony, 1989
Grafica
- Illustrazioni per Grand Air di Paul Éluard, 1945
- Illustrazioni per On Angle di Ezra Pound, 1971
- Illustrazioni per Rime di Veronica Franco, 1975
Giuseppe Santomaso nei musei
- Museo arte Gallarate, noto anche come "MAGA", Gallarate, provincia di Varese
- Gallerie d'Italia, Piazza alla Scala, Milano
- Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo
- Museo Novecento di Firenze
Riconoscimenti
1983: Premio Feltrinelli ex aequo per la Pittura, assegnato dall'Accademia dei Lincei.[7]
Note
- ^ Fu organizzata dal 18 maggio al 18 luglio del 1935 per ricordare i quarant'anni della Biennale e vide la partecipazione degli artisti invitati a tutte le edizioni precedenti.
- ^ Del gruppo facevano parte, oltre a Santomaso, Birolli, Cassinari, Guttuso, Leoncillo, Morlotti, Pizzinato, Vedova e Viani.
- ^ Si tiene nel giugno-luglio 1947 con la presentazione di Marchiori; ad illustrare le opere sono chiamati critici come Argan, Venturi, Maltese.
- ^ Santomaso si aggiudicò il Premio del Comune di Venezia con la serie delle Finestre, dipinte nella casa di campagna di Marchiori.
- ^ Enrico Tantucci, Affresco di Santomaso "nascosto" al Fondaco tra scarpe e manichini, in La Nuova Venezia, 11 novembre 2016. URL consultato il 2 agosto 2023.
- ^ Contemporary Italian Paintings, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 28 febbraio.
- ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
Bibliografia
- AAVV, Storia dell'Arte, Einaudi Ed.
- Lara Vinca Masini, Giuseppe Santomaso (pagg. 630-631) in L'arte del novecento, Giunti, 1989
- Franco Calderoni : Santomaso - Opera Grafica 1938-1975 (GDC Editore d'Arte 1975)
- ArtKey, Giuseppe Santomaso - Documentazione, su teknemedia.net. URL consultato l'8 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2007).
- La Colomba, Giuseppe Santomaso, su lacolomba.ch. URL consultato l'8 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2008).
- Galleria il bulino, Giuseppe Santomaso, su galleriailbulino.it (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2009).
- Evelina Bergamasco, L'opzione astratta di Giuseppe Santomaso, ilsole24ore.com, 2005, su ilsole24ore.com.
- Peggy Guggenheim collection - Giuseppe Santomaso, su guggenheim-venice.it. URL consultato l'8 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Collezione della Banca d'Italia - Giuseppe Santomaso, su collezionedarte.bancaditalia.it.
- Giovanna Dal Bon, Giuseppe Santomaso e l'opzione astratta, su agendavenezia.org.
- EDV tributi, Giuseppe Santomaso, su eugeniodavenezia.eu.
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Santomaso
Collegamenti esterni
- Santomaso, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Margherita Abbruzzese, SANTOMASO, Giuseppe, detto Bepi, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Santomaso, Giusèppe, su sapere.it, De Agostini.
- Nico Stringa, SANTOMASO, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 90, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
- Opere di Giuseppe Santomaso, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giuseppe Santomaso, su Open Library, Internet Archive.
- Le grandi speranze del Fronte Nuovo, su ricerca.repubblica.it.
- L'Arco nella storia della cultura veneziana (PDF), su anpi.it. URL consultato il 29 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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Premio riservato a cittadini italiani | |||||||||||
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