Un cuore in inverno

Un cuore in inverno
Daniel Auteuil in una scena del film
Titolo originaleUn cœur en hiver
Paese di produzioneFrancia
Anno1992
Durata100 min
Generesentimentale
RegiaClaude Sautet
SoggettoClaude Sautet
SceneggiaturaClaude Sautet, Jacques Fieschi, Jérôme Tonnerre
ProduttoreJean-Louis Livi, Philippe Carcassonne
Casa di produzioneFilm Par Film, CINEA, Orly Films, SEDIF, Paravision, D.A. Films, FR 3 Films Production
Distribuzione in italianoAcademy Pictures
FotografiaYves Angelo
MontaggioJacqueline Thiédot
Effetti specialiJeffrey Cox, Jim Orr
MusicheMaurice Ravel
ScenografiaChristian Marti
CostumiCorinne Jorry
TruccoThi-Loan Nguyen
Interpreti e personaggi
  • Daniel Auteuil: Stéphane Lachaux
  • Emmanuelle Béart: Camille Kessler
  • André Dussollier: Maxime
  • Èlisabeth Bourgine: Hélène
  • Brigitte Catillon: Regine
  • Myriam Boyer: sig.ra Amet
  • Jean-Claude Bouillaud:
  • Stanislas Carré de Malberg: Brice
  • Dominique De Williencourt:
  • Jeffrey Grice:
  • Luben Yordanoff:
  • Nanou Garcia:
  • François Domange:
  • Van Doude:
  • Jacques Villa:
  • Galaxie Barbouth:
  • Benoit Bellal:
  • Pierre Cheremetieff:
  • Severine Debels:
  • Jean-Marie Fonbonne:
  • Oguz Janos Lengyel:
  • Anne Macina:
  • Xavier Rothmann:
  • Jean-Luc Bideau: Ostende
  • Maurice Garrel: Lachaume
Doppiatori italiani

Un cuore in inverno (Un cœur en hiver) è un film del 1992 diretto da Claude Sautet.

La pellicola è ispirata alla novella La principessina Mary in Un eroe del nostro tempo (1840) di Lermontov.

Trama

Stéphane e Maxime sono liutai, amici dai tempi del conservatorio e ora soci. Tanto è estroverso e brillante Maxime, quanto introverso e cupo Stéphane. Maxime vive una bella storia d'amore con la giovane e affascinante violinista Camille. Il rapporto tra Stéphane e Camille è sin dall'inizio acceso e contrastante e ben presto sorge, forse persino in Stéphane, un interesse sentimentale tra i due. Il liutaio però confesserà all'innamorata che quelli creduti dalla donna come i segnali di una passione reciproca, celavano solamente la vanità di conquistarla. Piantato da Camille e da Maxime, è solo dopo mesi che Stéphane riesce a confessare alla donna che il motivo per cui ha cercato di sedurla era provare qualcosa che lo facesse sentire vivo. Il liutaio finisce in seguito per assistere insieme all'ex socio alla morte del loro mentore Lachaume, ormai malato da tempo e che viene lasciato morire con un'iniezione letale proprio dal suo allievo: sarà questa l'esperienza che permetterà a Stéphane di riconcillarsi con Maxime e Camille, preparandosi ad un futuro incerto ma in cui si sente vivo.

Commento

Dialoghi, silenzi, musiche, sguardi, in una costruzione molto raffinata che l'ottima interpretazione dei tre protagonisti rende ancora più preziosa.

Riconoscimenti

Il premio alla regia alla Mostra del cinema di Venezia (ex-æquo con Dan Pita e Bigas Luna) del 1992 apre ad una serie di candidature e riconoscimenti che nel 1993 faranno di Un cuore in inverno uno dei film più premiati in Europa. È il film di Sautet che ha raccolto in assoluto il maggior numero di premi.

Con il César e il David, in particolare, sono raccolti in maniera equanime premi per il regista, per Dussollier (in Francia) così come per Auteuil, la Béart e il film stesso (in Italia).

Bibliografia

  • Paolo Mereghetti. Il Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini & Castoldi
  • Laura, Luisa e Morando Morandini. il Morandini, Zanichelli

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema