Ponte Francis Scott Key

Ponte Francis Scott Key
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CittàBaltimora
AttraversaPatapsco
Coordinate39°13′01″N 76°31′42″W39°13′01″N, 76°31′42″W
Dati tecnici
Tipoponte a sbalzo
Materialeacciaio
Lunghezza2 632 m
Realizzazione
Inaugurazione23 marzo 1977
Chiusura26 marzo 2024
(crollo parziale)
Intitolato aFrancis Scott Key
Mappa di localizzazione
Map
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Il ponte Francis Scott Key (in inglese Francis Scott Key Bridge), noto originariamente anche come Outer Harbor Crossing, talvolta semplicemente indicato come Key Bridge o Beltway Bridge, era un ponte a travata continua ad arco in acciaio che attraversava il fiume Patapsco e il porto di Baltimora, nel Maryland. Costituiva un tratto della Maryland Route 695. La campata principale, lunga 366 m, era la terza più lunga al mondo tra quelle a travata continua[1]. Era anche il ponte più lungo dell'area metropolitana di Baltimora.

Storia

Costruito a partire dal 1972, il ponte è stato aperto al traffico il 23 marzo 1977 e fu intitolato a Francis Scott Key, autore dell'inno nazionale americano. Il ponte era il più esterno dei tre attraversamenti a pedaggio del porto di Baltimora (due tunnel e un ponte). Una volta completato, la struttura del ponte e le sue rampe divennero gli ultimi collegamenti della Interstate 695 (la "Baltimore Beltway"), completando un progetto durato due decenni. Nonostante la segnaletica I-695, il ponte è stato ufficialmente considerato parte del sistema autostradale statale ed è stato designato come Maryland Route 695.

L’incidente della Portacontainer Dali

Il ponte crollato nel 2024

Il 26 marzo 2024, intorno all'1:30 del mattino, il ponte è crollato in seguito alla collisione della nave cargo Dali con uno dei pilastri che lo sostenevano[2][3][4]. Subito dopo l’incidente, sono subito partite le operazioni di soccorso, che hanno tristemente recuperato i corpi di due operai, al lavoro quella notte.[5]

In seguito, viste le problematiche dovute al crollo ed ai detriti, il Porto di Baltimora è stato chiuso a tempo indeterminato, così come le strade verso il ponte, portando ad un importante danno economico per lo stato[6], il quale ha presto approvato dei sussidi per i lavoratori colpiti e dichiarato, tramite il Governatore Wes Moore, lo stato di emergenza[7], autorizzando così l’intervento federale. Quest’ultimo, su ordine del Presidente Joe Biden, ha visto un’immediato avvio della rimozione dei detriti, impiegando l’USACE e reparti della Marina, e la promessa di ricostruzione del ponte interamente con i fondi nazionali.[8]

Il 2 aprile, dunque, dopo complicati interventi strutturali, è stato aperto un canale di transito provvisorio[9], mentre il 14 maggio, grazie ad altri interventi e demolizioni controllate, è stato pienamente eliminato tutto il resto del ponte, venendo allo stesso tempo rimossa la portacontainer incidentata.[10]

L’11 giugno, infine, è stato riaperto pienamente al transito l’intero canale. Le previsioni di apertura di un nuovo ponte, tuttavia, sono state stimate a non prima del 2028.[11]

Note

  1. ^ World's Longest Bridge Spans (PDF), su bridgeworld.net, National Steel Bridge Alliance, 24 maggio 1999. URL consultato il 2 aprile 2024.
  2. ^ Crollo del ponte di Baltimora dopo l’urto di un cargo: “Un morto, almeno 6 dispersi e due persone recuperate”. Per le autorità è stato un incidente: “Lanciato un Sos prima dello schianto”, su la Repubblica, 26 marzo 2024. URL consultato il 27 marzo 2024.
  3. ^ (EN) Baltimore bridge collapses after powerless cargo ship rams into support column; 6 presumed dead, su AP News, 26 marzo 2024. URL consultato il 27 marzo 2024.
  4. ^ Coast Guard Ends Search for 6 Missing in Bridge Disaster, in The New York Times.
  5. ^ Sono stati recuperati i corpi di due operai dispersi nel crollo del ponte di Baltimora, Il Post, 27 marzo 2024.
  6. ^ Le conseguenze economiche del crollo del ponte di Baltimora, Il Post, 27 marzo 2024.
  7. ^ Ponte Baltimora, dichiarato lo stato di emergenza, ANSA, 26 marzo 2024.
  8. ^ Le complicate operazioni per liberare il porto di Baltimora, Il Post, 30 marzo 2024.
  9. ^ È stato aperto un canale temporaneo per consentire il passaggio delle navi dal porto di Baltimora, Il Post, 2 aprile 2024.
  10. ^ Sono state demolite le parti restanti del ponte di Baltimora, crollato a marzo dopo essere stato colpito da una nave, Il Post, 14 maggio 2024.
  11. ^ È stato totalmente riaperto il canale di Baltimora bloccato dal crollo del ponte, Il Post, 11 giugno 2024.

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