Motore plurifrazionato

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Il primo motore quadricilidrico motociclistico, prodotto dalla belga F.N. a partire dal 1904

Con la definizione motori plurifrazionati, vengono normalmente intesi i propulsori, soprattutto motociclistici, la cui cilindrata totale viene frazionata in tre o più cilindrate unitarie, ovvero i motori con numero di cilindri superiori a due.

Numero di frazioni

Sono motori motociclistici plurifrazionati:

  • Tricilindrico (di scuola prettamente Inglese se 4T o Giapponese se 2T) realizzato nel tipo "frontemarcia" 4T dalla Triumph e dalla Moto Laverda e nel tipo "frontemarcia" 2T dalla Kawasaki e dalla Suzuki.
  • Quadricilindrico (di scuola prettamente Italiana) realizzato nel tipo "frontemarcia" dalla Rondine, dalla Gilera e dalla MV Agusta e, successivamente da moltissime case motociclistiche del globo.
  • Pentacilindrico (di scuola prettamente Giapponese) realizzato dalla Honda Racing Corporation nel tipo a V longitudinale 4T, per le competizioni motociclistiche con la Honda RC211V.
  • Esacilindrico (di scuola prettamente Italiana) realizzato nel tipo "frontemarcia" dalla Benelli, dalla Honda e dalla Kawasaki e nel tipo a "V trasversale" dalla Laverda.
  • Octocilindrico (di scuola Italiana) realizzato nel tipo "frontemarcia" dalla Moto Guzzi con la Moto Guzzi 8 cilindri e nel tipo a "V trasversale" dalla "Morbidelli".

Disposizione delle unità

Le unità possono essere disposte in vario modo

Lo stesso argomento in dettaglio: Motore termico § Disposizione delle unità.

Distribuzione delle accensioni

La distribuzione delle accensioni può essere di diverso tipo

Lo stesso argomento in dettaglio: Motore termico § Distribuzione delle accensioni.

Voci correlate

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